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      Nell'anno 730 di Roma poi fu emanato un decreto, col quale dichiaravasi che nel mese di Sextilis Augusto cominciò il suo primo consolato, ottenuto tre volte gli onori del trionfo, soggiogato l'Egitto e finita la guerra civile, e che, per conseguenza, cotal mese muterebbe il nome in quello di Augustus.
      E così la nomenclatura dei dodici mesi fu definitivamente costituita; e (nonostanti i tentativi fatti a più riprese per cambiarla) essa si è conservata fino a noi.
      § 61. I Romani non conobbero la settimana, e la loro divisione del mese in aggregati minori di giorni differiva assai dalla nostra.
      Ogni mese era ripartito in tre sezioni ineguali e variabili: la prima cominciava col giorno delle Calende, e comprendeva altri cinque od altri tre giorni successivi, secondo i casi come or ora vedremo, giorni che chiamavano VI°, V°, IV°, III° prima delle None e vigilia delle None. Nella seconda sezione che andava ora dal 5 al 12 inclusivamente, ora dal 7al 14 inclusivamente, trovavansi il giorno detto delle None, e sette giorni avanti gli Idi. Cominciava la terza sezione talvolta il 13 del mese, tal altra il 15, e componevasi del giorno degli Idi e di quindici o di diciotto giorni avanti le Calende del mese susseguente.
      In Marzo, Maggio, Luglio e Ottobre, le None erano il giorno 7 del mese, e gli Idi il giorno 15: negli altri mesi, le prime cadevano il 6 e gli Idi il 13. Il solo giorno delle calende era invariabilmente il 1° d’ogni mese.
      La prima sezione del mese adunque era di quattro o di sei giorni: la seconda sempre di otto, ma cominciava e finiva a differenti epoche; e la terza constava di sedici o di diciannove giorni.


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Manuale di antichità romane
di Gerolamo Boccardo
1861 pagine 60

   





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