Majores Flamini furono i tre primamente creati da Numa, detti Dialis, Martialis, Quirinalis. Agli altri, successivamente eletti, restò il nome di Minori.
2° I Salii. - Creati da Numa in occasione d'una pestilenza.
3° I Luperci, Sacerdoti di Pane.
4° I Politii e Pinarii, di Ercole.
5° Le Vestali, di Vesta.
6° I Galli, di Marte.
§ 86. Camilli e Camillæ dicevansi i fanciulli e le ragazze che aiutavano i sacerdoti nelle opere minori del culto; Æditui o Editumi, coloro che custodivano le Ædes, o Templi.
Popae e Victimarii, coloro che legavano e portavano le vittime.
Lictores, Scribæ, Pullari, ed altri erano gli infimi servitori del tempio.
§ 87. I luoghi nei quali i sacri riti si celebravano, chiamavansi Templa, Ædes sacræ, Fana, Delubra, Sacella e Luci.
Templum derivò da templare o da tueri, i quali due verbi significano egualmente vedere. Ædes sacræ; sacre magioni, sacre case dicevansi i templi nei quali le religiose cerimonie si eseguivano. Fana eran pur nomate, dacchè il Pontefice, nell'atto di consacrarle, certe parole pronunciava, fatur. Delubrum dicesi un luogo che precede il tempio, nel quale, quasi in vestibolo, sordes deluebant, le immondezze si lavavano. Sacellum è diminutivo di sacro. Luci erano le selve sacre agli Dei, così dette a lucendo, perocchè in esse molti lumi in onore della divinità si accendevano.
I Vasi sacri erano i vari utensili ed arredi che alle religiose cerimonie servivano. Acerra, chiamavasi o foculus, la navetta in cui accendevasi l'incenso. Turibulum era quel vaso in cui l'incenso si conteneva.
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