Pagina (22/41)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Le superbe giogaie e gli umíliPiani echeggiano, a gara percossi
      Dal continuo scoppiar dei fucili.
      Ma dal campo gl'insorti, commossiPel valore a fatica represso,
      Non si sono per anco rimossi.
      Doria in fronte ai pedoni s'č messo,
      Ed intima un comando che poiDai minori officiali č trasmesso
      Sino all'ultime file dei suoi.
      Come ratti la preda a ghermireVanno a stormo i voraci avvoltoi,
      Ecco i Liguri in massa assalireLe difese dei muti avversari,
      E dei muri il circuito investire.
      E benchč breve spazio separiL'assagliente dai nostri guerrieri,
      Stanno i Corsi obbedienti ai ripari,
      Se non che qualchedun dei pių fieri,
      Che sfidare li vuol faccia a faccia,
      Sorge a mettere in mira i stranieri.
      Se al covile recando la caccia,
      Una fulva leonessa, in periglio,
      Dalla balza ove vigil s'affaccia,
      Mira i giorni del tenero figlio,
      Nella valle a gran salti trabocca,
      Dilatando le zane e l'artiglio.
      Cosė, postosi il corno alla bocca,
      Il guerrier che facea sentinella,
      Un sol tuono acutissimo scocca.
      Come rupe che turbine svellaDalla costa d'un'aspra montagna,
      E che il bosco, rotando, sfracella;
      Come l'aquila allor che grifagnaCala a piombo, disperde lo stuolo
      Delle agnelle, e nel sangue si bagna;
      Sdrucciolando sui clivi del suolo,
      Di macigni, ch'ei supera, sparsi,
      Il guerrier giunge in campo di volo.
      Ubbidito dai prodi comparsiMinacciosi in udire il segnale,
      Vede nascer, salir, propagarsiUna striscia di fummo spirale,
      Che dei muri incorona la cresta,
      Con un fuoco di fila mortale.
      Decimata da quella tempesta,
      L'oste ligure ondeggia, s'incaglia,


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La battaglia di Calenzana
di Pietro-Napoleone Bonaparte
1865 pagine 41

   





Liguri Corsi