Gli scrittori dai quali attingiamo notizie d'Arnaldo, erano di tutt'altro animo dal nostro. Barbari tempi, se vogliamo, erano i loro; o almeno noi li chiamiamo cosí: ma tempi di volontà vigorose, volte al bene o al male che fossero, di persuasioni invitte, e di mète, cui l'animo si volgeva con amore costante e sicuro. Agli scrittori nati e vissuti in tempi siffatti, l'uomo non preme se non nel momento che opera, e non ne preme se non quello ch'egli opera. Il rimanente par loro ozio in lui; ed ozio in loro, se attendessero a narrarlo. Non se ne sono informati; non l'hanno saputo; e in luogo di ciò, hanno creduto meglio di fare altro essi stessi, in quella qualunque via in cui erano, e per quel fine qualsiasi, cui avevano diretto lo spirito.
I.
Dove nacque Arnaldo e da chi(1) e in che anno?
Gli scrittori ne tacciono. Solo si può dall'aggiunta continua e comune fatta al suo nome, de Brixia, ritrarre con fondamento che Brescia stessa, Brescia la forte - non un castello o un borgo del suo contado - lo vedesse nascere(2). E quanto all'anno in cui nacque, si può da quello in cui morí, arguire, che dovesse essere degli ultimi dell'undecimo secolo o dei primi del duodecimo, cioè mentre imperava Arrigo IV, ed era sul finire il pontificato di Urbano II o sul cominciare quello di Pasquale II; e qualche anno prima o piuttosto dopo Bernardo di Chiaravalle (1091), e certo più o meno anni dopo Pietro Abelardo (1079); i due, che avrebbero insieme con lui empiuto di sé il secondo quarto del secolo successivo.
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