Pagina (31/61)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E or queste, ripigliata forza per effetto dell'eccesso stesso a cui Arnaldo giungeva nelle proposte e nei mezzi - l'elezione di un imperatore e i militi della campagna, - ebbero modo di produrre una mutazione negli animi e nella condizione delle cose. Effetto del qual cambiamento fu questo, che Eugenio III potette rientrare in Roma, per accordo coi Romani, l'11 ottobre di quell'anno stesso, meno d'un mese dopo che Arnaldo aveva tentato l'impresa e gli era fallita.
     
      XVI.
     
      Però, se Eugenio vi entrò, Arnaldo non ne uscí; tra i patti dell'accordo coi Romani vi fu appunto questo: che Arnaldo non dovesse esserne cacciato. Ed era onorevole ostinazione questa dei Romani; Arnaldo aveva giurato di consacrarsi tutto al bene e alla gloria della città e della repubblica loro; ed essi gli avevano in ricambio promesso di prestargli aiuto e consiglio contro tutti gli uomini e nominatamente contro il signor Papa(20). Né si sgomentavano per ciò che la chiesa l'avesse scomunicato, e comandato che se ne tenessero, come da eretico, lontani. Credevano l'obbligo contratto con lui piú valevole d'ogni condanna ecclesiastica. Sicché da questa condizione non vollero recedere né quando a Eugenio III, vissuto sino agli ultimi suoi giorni tranquillamente, in Roma, e morto, poco discosto, l'8 luglio 1153, succedette Anastasio IV, né quando, dopo il breve pontificato di questo (12 luglio 1153-dicembre 1154), fu eletto Papa Adriano IV il 4 dicembre di questo ultimo anno.
      Adriano IV era ben altro uomo che Eugenio III. Egli, il solo inglese che sia stato mai Papa, aveva l'animo cosí altero e duro il tratto, come era in Eugenio gentile e dolce.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Arnaldo da Brescia
di Ruggero Bonghi
pagine 61

   





Arnaldo Eugenio III Roma Romani Arnaldo Eugenio Arnaldo Romani Arnaldo Romani Arnaldo Papa Eugenio III Roma Anastasio IV Papa Adriano IV Eugenio III Papa Eugenio