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      Fra l'uno e l'altro favo passa la distanza di 14 millimetri. A stagione propizia la fabbrica dei favi procede con grande rapidità; secondo diversi osservatori, in 24 ore può essere compiuto un piede quadrato di favo che conta circa 4000 celle. I favi sono ordinariamente costruiti dall'alto al basso, e se qualche volta sono condotti dai lati procedono assai lentamente, e più se dal basso all'alto. Le celle sono fatte a bella posta per dar ricetto alle uova e per essere il magazzino del miele e del polline.
      Se osserverete, o Signori, attentamente le celle vedrete che non sono tutte identiche; ve ne ha delle piccole e delle grandi; maggiore è il numero delle prime, e la regina vi depone un uovo dal quale nascerà un'operaia, minore è il numero delle seconde, nelle quali si svilupperanno i maschi. Le celle da operaie sono profonde 8 millimetri e larghe 4 millimetri; quelle da maschio profonde 13 millimetri e larghe 7 millimetri. Tra queste e quelle vi sono delle celle dette di transizione alquanto irregolari che le api costruiscono allorchè vogliono passare dalle celle d'operaie e quelle di maschi o viceversa. Vi sono pure delle celle senza una ben determinata forma, e queste veggonsi al tetto o alle pareti dell'arnia, e servono a fissare i favi, e perciò sono dette celle di adesione, in esse non vi si osservano angoli troppo ristretti perchè non diventino facile nido alle terme.
      Ma si accrescerà sicuramente la vostra ammirazione facendovi osservare una cella di forma tutta particolare detta cella reale, molto simile ad una ghianda, il cui interno non è ad angoli ma cilindrico, perfettamente liscio, e la cui direzione è verticale.


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I costumi delle api
di Paolo Bonizzi
Treves Milano
1871 pagine 23