E qui torna in acconcio dirvi in brevi parole come avvenga il curioso fenomeno. Appena le operaie si accorgono di essere orfane, prescelgono una cella d'api operaie che contenga l'uovo, oppure la larva, e cominciano ad allargarla distruggendo delle celle confinanti ed estraendone le rispettive uova o larve che contenessero; poscia innalzano intorno all'uovo o larva un contorno cilindrico, rimanendo però sempre il fondo della cella come era, cioè romboidale per non guastare le corrispondenti celle dalla parte opposta, le quali hanno i rombi del fondo comuni. Elevano quindi una specie di tubo, la cui posizione come le circostanti celle è orizzontale, e occorrendo, se la larva accresce molto, lo allungano sacrificando anche altre celle circostanti. La particolar forma della cella data alla larva di operaia e il nutrimento speciale che riceve la converte, come dissi, in ape regina.
Ora vi dirò come e in quanto tempo avvenga la metamorfosi nelle api. Tutte le larve escono dall'uovo il terzo giorno dalla sua deposizione; ma le successive trasformazioni variano nelle tre sorta d'api. L'operaia sta sei giorni allo stato di larva e viene racchiusa nella cella con un coperchio di cera, indi si avvolge nel serico bozzoletto dentro al quale si chiude perfettamente impiegandovi un giorno e mezzo; in tre dì si trasforma in ninfa e rimane in questo stato sette giorni e mezzo. Finalmente rompe colle mandibole il coperchio, ed esce senza aiuto alcuno. L'operaia impiega adunque 21 giorni dalla deposizione dell'uovo a trasformarsi in insetto perfetto.
| |
|