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      L'ape regina vive molto più delle altre api, d'ordinario 3 o 4 anni. Il signor Sartori ed altri hanno avute regine che vissero 7 ed anche 9 anni. Dopo il terzo anno sono meno forti e vivaci. I fuchi hanno breve durata, essi non si trovano sempre nelle arnie, ordinariamente se ne veggono dalla metà d'aprile a tutto giugno. È un fatto assai curioso e di facilissima osservazione vedere le operaie intente ad allontanare dall'arnia i maschi e maltrattarli dopo che è avvenuta la fecondazione per togliere dalla società essere inutili, anzi dannosi, consumando essi le provvigioni senza contribuire a raccoglierne. È tale l'accanimento a spinger fuori dell'arnia i maschi che sono questi talora assaliti da due operaie e messi a morte. Il signor marchese Balsamo Crivelli, di cui lamentiamo oggi la dolorosa perdita nel suo ottimo libro intitolato: Storia naturale e coltivazione dell'ape, dice che di raro, ma dassi il caso, che essendo copioso il raccolto del miele, mancando le celle d'api operaie per riporlo, distruggono le covate da fuchi per servirsi delle loro celle; ed è sorprendente che nelle arnie orfane d'api madri nell'autunno non uccidono i loro fuchi.
      Vi ho parlato di arnie orfane, ora aggiungerò che questo danno della mancanza della regina può cogliere un'arnia qualunque. Se la perdita di essa avviene in un'arnia in cui sianvi o larve di operaie o meglio ancora celle reali preparate e fuchi, presto le api avranno la loro regina, ma se la perdita avviene in un'arnia nella quale non vi siano uova o larve di operaie e manchino i maschi, allora la popolazione dovrà inevitabilmente perire.


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I costumi delle api
di Paolo Bonizzi
Treves Milano
1871 pagine 23

   





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