OSSERVAZIONIINTORNO A' PELLICELLI DEL CORPO
VMANOFATTE DAL DOTTOR
GIO: COSIMO BONOMO,
E da lui con altre osservazioni scrittein una Lettera
ALL'ILLVSTRISS. SIG.
FRANCESCOREDI
ILLVSTRIS.MO SIG.RE
Sotto l'amorevole, e dotto Patrocinio di V. S. Illustriss. e con la sua prudente Direzione io vado giornalmente continuando quelle Osservazioni, che Ella sa, intorno all'Opere maravigliose della natura, o, per dir meglio, di Dio; e particolarmente intorno a quei piccoli Animalucci, che da' Toscani vengon chiamati Insetti; ed anticamente dal Divino Poeta Dante furono con Greco Vocabolo appellati Entomata, allora quando nel Canto decimo del Purgatorio ebbe a dire:
Poi siete quasi Entomata in defetto,
Siccome verme in cui formazion falla.
Mentre dunque tutto attento mi trattengo in questa curiosa, e dilettevole applicazione, e distendone in carta il da me Osservato, per poterlo un giorno comunicare al pubblico del Mondo, se non con gentilezza di stile, almeno con pura, semplice, e schiettissima verità, mi è venuto casualmente, e per fortuna letto nel famoso Vocabolario dell'Accademia della Crusca, che i Compilatori di esso affermano, che i Pellicelli, de' quali per lo più è gremita internamente la pelle di coloro, che hanno la rogna, sieno altrettanti piccolissimi Animaletti; e quest'esse sono le parole del medesimo Vocabolario. Pellicello è un piccolissimo Bacolino, il quale si genera a' Rognosi in pelle in pelle, e rodendo cagiona un'acutissimo pizzicore.
Quest'opinione, come poi ho veduto, fu seguita da Giuseppe Laurenzio nella sua Amaltea avendovi scritto.
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