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      Giuseppe Campani, e quegli altri, che dicono aver ultimamente trovati il sig. Carlantonio Tortoni, ed il sig. Marcantonio Cellio, ci faranno conoscere questa differenza.
      Per le sopraddette cose, ben considerate, e senza passione, si potrebbe forse mettere in dubbio l'opinione degli Autori di Medicina nell'assegnare le cagioni della Rogna. Tra la moltitudine degli Antichi, alcuni con Galeno l'anno creduta nascere dall'umore melanconico; il qual'umor melanconico per ancora non si sa ben bene in qual parte del nostro corpo abbia il proprio, e vero domicilio; A Galeno parve, che aderisse Franco Sacchetti antico Poeta Fiorentino allor che nelle sue Rime si compiacque di direDi gran maninconia sarei fuori,
      La qual con molta rogna m'ha assalito.
      Altri con l'Arabo Avicenna la crederono prodotta dal solo sangue; ed altri dall'Atrabile mescolata con la Pituita salsaBenchè non so se questi Autor fur giusti,
      E se dissero il ver ne' lor Quaderni
      Imperocchè tra gli Scrittori del nostro presente secolo alcuni con Silvio Delaboe anno poi data la colpa della rogna ad un'acido mordace svaporato dal sangue. Altri col Vanelmonte ad un loro particolare fermento: Altri a' sali acri, ed irritativi contenuti nella Linfa, o nel Siero, e per diversi canali, e andirivieni del nostro corpo traportati nella Cute. Or tra tante opinioni qual misfatto mai mi sarebbe, se ancor io andassi opinando diversamente da questi dottissimi Vomini? O per ischerzo che si sia, o, pure, com'è più facile, per da vero, Io per ora mi sento inclinato a voler credere, che la Rogna, da' Latini chiamata scabies, e descritta per un male cutaneo, ed appiccaticcio, non sia altro, che una morsicatura, o rosicatura pruriginosa, e continua fatta nella cute de' nostri corpi da questi soprammentovati Bacolini: Onde per le minime aperture di essa cute trasudando qualche porzione di Siero, o di Linfa, vengono a farsi le bollicelle acquaiole, dentro le quali, continuando quei Bacolini la solita rosicatura, son forzati gli uomini a grattarsi, e nel grattarsi avanzandosi lo struggimento, ed il prurito, rinforzano la fastidiosaggine dell'opera, e rompono non solamente le bollicelle acquaiuole, ma ancora la cute istessa, e qualche minutissimo canaluccio di sangue; il perchè ne avvengono pustulette, scorticature crostose, ed altri simili fastidj.


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Osservazioni intorno a' pellicelli del corpo umano
di Giovanni Cosimo Bonomo
pagine 14

   





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