E neanco le persone, nel contrasto dei diversi loro affetti, o biechi o generosi, si possono ritrarre con altre parole se non con quelle che nel dramma profferiscono, chi volesse spiegar chiaramente il concetto o letterario o morale o politico del lavoro. Di cui fu scopo, o volontariamente concepito o raggiunto istintivamente per intuizione di genio, un commento in azione a quella sentenza del segretario fiorentino, con la quale si prova dai privati dissidii fra cittadini derivare, fatale conseguenza, la pubblica rovina della città. E il tema storico, infatti, n'è l'origine di quelle due fazioni in Pistoja, cagionata da rancori e offese vicendevoli di famiglie congiunte di sangue. Il dramma offriva, senza dubbio, maggiori speranze per l'avvenire che merito vero in presente; a cagione di esempio, la verseggiatura non curata abbastanza, la frase a volte soverchiamente dilavata, massime per poesia drammatica, un certo studio e stento troppo apparente non lasciavano ancora presentire la mirabile concisione, la concentrata energia della futura prosa guerrazziana. Nondimanco, oltre il fine bello e generoso, occorrevano scene e concezioni di personaggi non indegne di Guerrazzi più maturo; e avrebbero dovuto meritargli accoglienza migliore dagli spettatori suoi concittadini, cui sarebbe toccato sorreggere benevoli i primi passi di un giovane ingegno ond'era da aspettarsi, col tempo, non piccolo onore alla sua terra. Ma essi non furono con lui, in quella occasione, benigni, nè savj; e gli diedero una fiera percossa, che, per buona ventura, l'anima sua fortissima nobilmente sopportò. Solamente, non considerando che a parecchie prime opere di potentissimi ingegni era toccata e toccherà, pur troppo! la medesima fortuna, egli venne nel doloroso proposito di renunciare per sempre a scrivere per il teatro, cui pure si sentiva chiamato.
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Pistoja Guerrazzi
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