Così non fu, così non si volle che fosse; ed i modi del Guerrazzi, uomo e scrittore, non parvero tali da riconciliargli i nemici e gli amici conservargli. Epperò egli, sempre più stanco e deluso, abbandonò per qualche tempo ogni più o meno coperta agitazione politica; si ritrasse in casa, nel suo ufficio di avvocato, nella cura paterna degli orfani figliuoli di un suo fratello morto miseramente non soccorso di choléra; e le lettere umane ed altri siffatti studj tenne per solo conforto. Fu allora che nacquero la Veronica Cybo e la Isabella Orsini, due racconti che altri disse dettati senza ombra di politica intenzione, quasi a mo' di riposo dallo aver troppo per lo innanzi spaziato ne' campi del pensiero nazionale e liberale.
Ma io nol credo: degli scritti del Livornese la veste può talora essere interamente letteraria, il pensiero è politico sempre. Nell'Assedio e negli altri libri che dallo Assedio si improntano, l'autore, dopo ridesta la coscienza del dovere e della naturale virtù in quel popolo cui volea liberare dalla presente abbiezione per ravviarlo a migliori destini, prende a gridargli: sorgi e sii grande. E dice nei Nuovi Tartufi ed altri simiglievoli scritti: popolo che devi sorgere ed essere grande, vi è chi ti offre un braccio ed una guida; ma guardati dai falsi sistemi e dai falsi profeti, perciocchè questi varrebbero e quelli potrebbero condurti anche più basso che già non eri o non sei. Nella Veronica Cybo, nella Isabella Orsini e di simile ragione racconti, non più in modo diretto ed aperto, ma coverto ed indiretto, tuttavia visibile a chiunque attento guardi e riguardi, vien significato: popolo, per sorgere ed essere grande, conviene essere virtuoso; ma la virtù vuol essere praticata e rispettata in ogni sua manifestazione, sotto tutti i suoi aspetti, in ciascuna delle sue applicazioni nello individuo e nella famiglia, in pubblico ed in privato.
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