Ora, la Veronica Cybo e la Isabella Orsini sono la dipintura di una sola colpa chiamata in testimonio contro tutta una specie di colpe; una dimostrazione particolare di un'idea generale; la cosa studiata sotto un solo de' suoi aspetti; ma, dopo le parole innanzi fatte, non č meno visibile il legame che, nella mente del Guerrazzi e nel fatto, congiunge il racconto domestico col pensiero civile dell'autore. Onde par veramente, chi penetri oltre la scorza di ciascuna delle guerrazziane opere quale si voglia e le studii nella relazione dell'una con l'altra, siano come le faccette diverse di uno stesso diamante; delle quali ciascuna agli occhi di chi riguarda il poliedro riflette e rifrange un vario colore, e tutte rivelano una medesima luce.
Che lezione terribile di morale la storia della altrettanto infelice che sciagurata Duchessa di S. Giuliano (Veronica Cybo)! Tutte, da una infuori, colpevoli le persone di cui č fatta parola; tutte punite severamente, e nella loro colpa punite; e, conseguenza fatale d'ogni cosa, il disonore e la dissoluzione di una famiglia che avrebbe potuto e dovuto essere onorata sopratutte e avventurosa.
La Isabella Orsini č un atto, una scena, una variante, se meglio vi piaccia, delle tragedie che insanguinarono la serenissima famiglia dei Medici, signora munificentissima della gloriosa cittā di Firenze e protettrice somma delle lettere e delle arti in Italia. Cosimo trafigge il figliuolo Don Garzia, giā fratricida; Don Pietro stiletta la moglie Eleonora di Toledo; il cardinale Ferdinando avvelena, come si dice, Francesco suo fratello e Bianca Capello sua cognata.
| |
Veronica Cybo Isabella Orsini Guerrazzi Duchessa S. Giuliano Veronica Cybo Isabella Orsini Medici Firenze Italia Don Garzia Don Pietro Eleonora Toledo Ferdinando Francesco Bianca Capello
|