Ed ecco lezione onde parecchi, non parlo dei guasti fin nel midollo delle ossa e oramai fracidi dal vizio, apprenderanno come non si abbia mai a negligere, massime nella sua corrispondenza con la famiglia, la privata morale. Perocchè altrimenti ne deriverebbero perturbazioni che si risolvono in dissapori; e dissapori che si mutano in nimicizie; e nimicizie che cagionano odii; e odii che generano partiti; e partiti che producono la confusione e la rovina nelle città.
VII.
Colpa di specie diversa, ma dello stesso genere di quelle che sciolgono brutalmente i vincoli della famiglia, anello della catena onde gli individui si legano alla nazione, allo stato, alla società, vien riprovata nel Marchese di Santa Prassede, racconto scritto dopo il 1849 nel carcere delle Murate in Firenze e pubblicato in Pisa nel 1854; epperciò posteriore di alcuni anni a quei due primi menzionati di corto, ma derivante da una medesima fonte d'ispirazione, svolgimento particolare di un punto del medesimo generale concetto. La differenza del tempo e dei modi con cui le tre opere furono dettate, non che neghi, conferma il legame filosofico-morale che tutte le stringe e le confonde in un medesimo scopo; e dimostra la costanza dell'autore nei principi ai quali si informano la sua coscienza e la sua estetica, non meno che il suo ingegno per gli svariatissimi aspetti sotto i quali sa e vuole esprimere ed inculcare un'utile verità.
Si discorrono in questo libro, che ancora con un secondo titolo si chiama la Vendetta paterna, i varj casi onde si venne a compiere su quattro figliuoli del vecchio Marchese di Santa Prassede la maledizione del loro padre moribondo da essi provocata con vilissimo delitto e con barbara offesa.
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