E queste eziandio, come le altre cose, chiaramente, sodamente, in modo inconfutabile si dimostrano, si provano con l'ajuto della storia, della filosofia, della statistica, della letteratura e di cento e cento cognizioni e studj che i suoi accusatori non hanno: e bazza se non sarà confitto alla gogna chi si studiava mettervi lui. E Salomone tenne per bella e per buona e, ciò che più monta, per giusta la difesa dell'asino: laonde chi sa quale avrebbe resa sentenza in suo favore, se, dapprima, le bestie innumerevoli gittatesi ad abbracciare, in segno di congratulazione, l'asino nell'atto che scendeva dalla bigoncia, non l'avessero, così come stava su per miseria, disfatto con le intempestive e troppe carezze mandando a rifascio le sue ossa: e se, dappoi, l'autore svegliandosi, il sogno non avesse toccato il suo termine.
Letterariamente, una orazione siffatta, la quale continua stampata per pagine meglio di quattrocento, non vuolsi negare che a quando a quando affatichi il lettore, comechè di orazione non abbia più che la trama e l'ordito. Ma subito a richiamar l'attenzione giova il colorito, la dipintura che è, mi si conceda l'espressione, a tinte e rabeschi svariatissimi, d'una finitezza poi e di una leggiadria che incanta. Narrazioni storiche, descrizioni, pitture di caratteri, aneddoti, dissertazioni, epigrammi, voli lirici e via discorrendo; e, alimento a tutte queste cose, una serie sterminata di cognizioni tratte da ogni scienza ed arte, da ogni paese e tempo, vi destano ora il riso, ora le lagrime, ora il raccapriccio, ora l'entusiasmo, e rendono il quadro animato, vivo, patente.
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Salomone
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