Dunque a che pro' cantare a funerale quando dappertutto si suona a battesimo? Le anime cui la fede conforta, la speranza sostiene, arde la carità, ed hanno coscienza del nuovo dritto, il quale, mercè de' loro sforzi e de' loro dolori, dovrà trionfare fra breve nel mondo politico e nel mondo morale, già innalzano Domino canticum novum. L'epopea del passato, se alcuno reverente ai padri la tratti, non si fa più a stimolo di vendetta, ma a testimonio di gloria. Moralmente noi siamo già entrati in un mondo rinato; che monta se alquanto ritarderemo ancora a penetrarvi politicamente? Questo non si vuole negare, che già la sua atmosfera ne circonda e noi la respiriamo; e possiamo e dobbiamo, buono o malgrado, rivelare le novelle condizioni di vita nelle quali versiamo: l'interna nella esterna si riflette: l'idea suggerisce la forma. Ed ecco le ragioni della estetica diversa che tu noti nel Pasquale Paoli, sebbene tanto, come sopra osservammo, il soggetto di questo libro si colleghi in ogni sua parte con quel dello Assedio. Ma, ad esempio, Fra Bernardino da Casacconi, Altobello Alando, Serena Serpentini, Matteo Massesi, Orso Campana ricordano Fra Benedetto da Foiano, Vico Machiavelli, Annalena, Giovanni Bandino; non li riproducono. Le stesse descrizioni de' costumi e de' luoghi formano il fondo in uno dei quadri; vi stanno a cornice nell'altro. Laonde se i posteri ricorderanno l'Assedio e gli altri romanzi guerrazziani del medesimo genere quando loro abbisogni, investigando la storia politica de' nostri tempi, studiare la parte che vi ebbe molta ed efficace la nazione rivoluzionaria, registreranno il Pasquale Paoli fra le opere artistiche più ispirate e meglio condotte cui l'amore di patria e la venerazione ai campioni della libertà abbiano mai suggerito a un cuor di poeta.
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