Dinanzi a tale personaggio e ad avvenimenti siffatti, il silenzio della storia è assolutamente inesplicabile, inverosimile e sbalorditivo, come notò assennatamente il Dide(9).
Onde non si può far a meno di concludere che questo silenzio costituisce una grande presunzione contro l'esistenza storica e reale di Gesù Cristo.
Altri elementi di giudizio ci proveranno che, come l'inesistenza di Cristo può solo spiegare il silenzio della storia intorno a lui, così il silenzio della storia dimostra la sua inesistenza.
Lo stesso silenzio della storia verso Cristo si constata anche verso gli Apostoli, sui quali non si hanno altri documenti all'infuori di quelli chiesastici, destituiti d'ogni valore probatorio, e che ce li fanno conoscere non come uomini naturali, ma come personaggi soprannaturali o perlomeno taumaturgici, il che fa tutt'uno(10).
I soli fatti storici che si attribuiscono agli Apostoli, quali il viaggio di san Pietro a Roma e la sua disputa con Simon Mago, l'incontro di san Pietro con Gesù e il famoso Quo vadis, Domine?, la morte di san Pietro, ed altri siffatti, sono narrati esclusivamente in libri dichiarati apocrifi dalla Chiesa stessa.
Lo stesso dicasi di Giuseppe e di Maria, genitori di Gesù Cristo, dei suoi fratelli, e di tutta la sua famiglia.
Circostanze, queste, le quali aumentano il significato del silenzio della storia intorno a Gesù Cristo, ed acquisteranno tutto il loro valore quando si vedrà che Cristo e Maria e gli Apostoli sono pure creazioni mitiche.
Capo II
LE PRETESE PROVE STORICHE
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