L'infanzia di Gesù è completamente taciuta da Marco e Giovanni, i quali non lo fanno entrare in scena che verso il suo trentesimo anno, facendolo per così dire cadere dal cielo sulle rive del Giordano, ove va a ricevere il battesimo da Giovanni Battista. Matteo, dopo averlo fatto nascere prodigiosamente, fuggire in Egitto e tornare a Nazaret, non ne parla più nemmen lui per circa trent'anni. Il solo Luca parla della disputa nel tempio avuta da Gesù a dodici anni coi dottori della legge(121). Luca poi, narrando questo episodio, cade in contraddizione anche con se stesso; perché egli dice che i genitori di Gesù avendogli chiesto - allorché lo trovarono al tempio - perché li avesse abbandonati, ed avendo egli risposto che si occupava delle cose di suo padre, essi non lo compresero. Ora è assurdo che i genitori di Gesù non abbiano compreso questa sua risposta dal momento che, secondo Luca stesso, Gesù sarebbe nato miracolosamente come pure essi non avrebbero, per il medesimo motivo, potuto inquietarsi della scomparsa di Gesù.
Stando ai tre Vangeli sinottici, Gesù comincia e continua la sua missione nella Galilea, e non è che sulla fine delle sue predicazioni e per compiere la sua missione che egli va a Gerusalemme, ove è quasi del tutto sconosciuto, ciascuno chiedendosi chi egli sia. Ma il quarto evangelista fa vivere Gesù quasi esclusivamente nella Giudea, e lo fa andare soventemente volte a Gerusalemme, ove compie gli atti principali della sua vita.
Secondo Giovanni(122), Giovanni Battista dichiara formalmente di non conoscere Gesù quando questi si presenta a lui per ricevere il battesimo.
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