Di fronte a siffatte contraddizioni, chi oserà dire da senno che Cristo sia stato un personaggio storico e reale? Anche non tenendo calcolo del resto?
Chi non vi scorge l'opera creatrice delle più opposte scuole metafisiche e teologiche, tradita dalla diversità dei piani e dalle dottrine nell'elaborazione del medesimo mito?
Capo VI
ASSURDITÀ ESSENZIALIDELLA BIBBIA SU CRISTO
Fedeli al nostro proposito di non valerci né prevalerci del soprannaturale contenuto della Bibbia, non ci occuperemo del grande numero di assurdità che vengono spacciate dalla Bibbia sul conto di Cristo come Dio e come taumaturgo(160).
Noi vogliamo ricercare seriamente e serenamente se l'uomo Cristo sia esistito; epperciò seguiamo la Bibbia stessa soltanto in quanto essa parla umanamente, o meglio naturalisticamente.
Per la qual ragione ci occorre di rilevare soltanto le assurdità che la Bibbia spaccia sul conto dell'uomo Cristo, e di esse ancora esamineremo brevemente soltanto le più salienti.
Cominciamo dal modo onde gli apostoli seguono Gesù, che è affatto inverosimile.
Infatti, secondo Matteo(161), e Marco(162) allorché Gesù invita quelli che furono poi i suoi apostoli a seguirlo, questi abbandonano immediatamente il mestiere e la famiglia, senza la minima riflessione, e senza chiedergli alcuna spiegazione, mentre non sapevano ancora chi egli fosse, né cosa essi sarebbero divenuti. Qui evidentemente la Bibbia vuol mostrare l'importanza della loro vocazione: ma se questa spiegazione può avere un valore teologico, essa toglie al fatto ogni verosimiglianza ed ogni attendibilità.
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