Senonché la ragione ce la dicono gli stessi evangelisti avvertendo che Cristo ciò faceva per adempire la profezia di Isaia che diceva: «Bene vedrete, ma non intenderete, ben riguarderete, ma non vedrete»(166). Ciò spiega, invero, il motivo simbolico di questo sistema di Cristo, per sé addirittura pazzesco: ma d'altra parte dimostra che per la Bibbia stessa Cristo non è persona reale che agisca naturalmente, bensì un essere fantastico, un vero burattino che si muove soltanto come e quando e perché il burattinaio lo vuole. Non ci si dica, per carità, che manchiamo di rispetto all'oggetto di tanta venerazione; in quanto che ben altre più dure parole dovremmo impiegare per definire siffatto modo di agire, che consisteva nel pigliare a gabbo il mondo, ove non lo soccorresse appunto la nostra interpretazione simbolica e mitologica scagionando di siffatte azioni poco lodevoli l'oggetto della venerazione dei cristiani, col dimostrare che esse non furono commesse da lui - che non è esistito - ma inventate da coloro che gliele hanno prestate per una necessità voluta dal loro piano teologico.
Al versetto 35 del capo 23 di Matteo, Gesù rimprovera gli Ebrei di avere versato il sangue di Zaccaria figlio di Barachia, ch'essi hanno ucciso fra il tempio e l'altare. Ora la critica ha dimostrato che non è esistito nessun personaggio di questo nome, che si trovasse in tali circostanze. Solo esistette uno Zaccaria figlio di Baruch, il quale si troverebbe nelle identiche condizioni di cui parla Gesù, salvo la differenza nel nome del padre, che è Baruch invece di Barachia, differenza per altro facilissima a spiegarsi.
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