Così ebbero origine gli Dei Salvatori del mondo, come sono Vischnu-Cristna, Oro-Ammone, Sem-Ercole, Mitra, Apollo e Tor; in tal modo se ne trovano spiegati i patimenti, le battaglie, le discese all'inferno, la morte, la risurrezione.
E siccome il principio riparatore concordava con la creazione, fu supposto emanasse dal Creatore, e ne fosse il figlio; perciò vediamo Cristna procedere da Brahma, Oro da Osiride, Apollo da Giove, Mitra da Ormuzd.
Ma, anche in processo di tempo, per quanto l'origine naturalistica del mito perdesse o cambiasse di significato, quanto più diventava antropomorfo e si umanizzava - o, se meglio piace, quanto più s'insidiava - tuttavia non andò mai perso il concetto fondamentale che informò le religioni, quello che il dio creatore era il Sole, e che il figlio nel quale egli si era incarnato per salvare l'umanità era ancora e sempre il Sole, sia direttamente inteso, sia inteso come il Fuoco.
Infatti, malgrado lo sviluppo che prese dappoi la teologia, l'origine del mito non scomparve mai del tutto, anzi gli stessi svolgimenti teologici del tema avvennero sulla base delle rivoluzioni della natura e specialmente del sole.
La vita degli Dei Redentori è la descrizione della vita del Sole. Essi nascono tutti al solstizio d'inverno, e precisamente il 25 dicembre, quando il Sole, che sembrava vicino a spegnersi, torna a rinascere. È il bambino. Ed essi muoiono tutti per tosto risuscitare all'equinozio di primavera, allorché il sole riprende tutta la sua celeste potenza e trionfa delle tenebre dell'inverno, del male, di Tifone, di Siva, di Arimane, di Satana.
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