Presso i Romani non solo Apollo e Bacco erano personificazioni del Sole, ma, secondo Giuliano, anche Giove non era che il Sole.
Macrobio, nell'opera sui Saturnali, dimostra che i nomi di Apollo, di Bacco, di Adone, ecc., non erano che le diverse denominazioni del Sole presso le diverse nazioni, e riduce tutta l'antica teologia al culto del Sole.
Non solo, adunque, il Dio Redentore era la personificazione, il mito del Sole; ma il culto primitivo, diretto e concreto del Sole, quale era nell'antico Sabismo od Eliosismo, ci ha tramandato le sue traccie anche dopo e malgrado la sua trasformazione in mito antropomorfo e in simbolo teologico.
Capo IV
CRISTO È UN MITO SOLARE
Oramai siamo in diritto di concludere che Cristo non è mai esistito, e che egli fu un puro mito solare.
Il silenzio della storia su di lui, la sua inconsistenza quale persona terrestre, il suo carattere esclusivamente soprannaturale e soprattutto la sua affinità ed identità coi miti solari che l'hanno preceduto, ci autorizzano a indurne questa conclusione.
Tuttavia abbiamo da incalzare ancor più davvicino l'argomento, perché esistono prove ancor più dirette e convincenti.
«Un Dio nato da una Vergine, - dice il Dupuis, - nel solstizio d'inverno, e risuscitato nella Pasqua, all'equinozio di Primavera, dopo esser disceso agli inferni; un Dio che seco conduce un corteggio di 12 apostoli, corrispondenti alle 12 costellazioni(255), e che fa passare gli uomini sotto l'impero della luce, non può essere altro che un Dio solare, copiato dai tanti miti eliosistici di cui abbondano le religioni d'Oriente.
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