No: un Cristo, qualunque sia il valore che si voglia prestargli, contrariamente a quanto risulta dalla Bibbia stessa, non può aver prodotto un movimento tanto considerevole nell'umana società: ma il cristianesimo fu l'opera impersonale e la creazione collettiva di tanti secoli, di diverse dottrine, di molti dotti, e di popoli parecchi!
Parte Quarta
FORMAZIONE IMPERSONALE DEL CRISTIANESIMO
Capo I
LA MORALE CRISTIANA SENZA CRISTO
Se un punto d'appoggio rimane ancora al cristianesimo, quest'è la erronea credenza nella originalità e nella perfezione della morale attribuita a Cristo. Ebbene: quanto alla sua pretesa perfezione abbiam visto(270) a che cosa si riduce; ed ora proveremo ch'essa, in quello che ha di buono, non è punto originale.
Potremmo anzi intitolare questo capitolo: la mistificazione cristiana, perché, dovendo mostrare che la morale cristiana non è originale in ciò ch'essa ha di buono, ci verrà fatto di dimostrare contemporaneamente ch'essa è persino inferiore, in molti punti, a quelle delle religioni orientali che l'hanno preceduta, inferiore sotto certi aspetti allo stesso giudaismo ed inferiore soprattutto alla civiltà greco-romana.
Cominciamo dalle religioni orientali. Confucio, 500 anni prima dell'epoca assegnata a Cristo, predicava già il precetto di non fare agli altri ciò che non si vuole venga fatto a noi stessi.
E Mencio, altro filosofo cinese, ripeteva il medesimo precetto 300 anni prima di Cristo(271).
Il bramanismo indiano predicava pure la massima di non fare altrui quanto non si vorrebbe fatto a sé. Budda ripete l'istesso precetto ed affina la morale fino a renderla una carità universale che comprende tutta la natura e non soltanto l'umanità.
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