Le litanie sono antiche quanto le più antiche religioni di cui si abbia notizia. Il Malvert, nel libro di cui abbiamo già discorso, mette a raffronto le litanie della Vergine Maria con quelle delle vergini-madri che l'hanno preceduta, e trova in quelle l'origine delle parole stesse delle qualificazioni a lei date.
Parimente le processioni risalgono alla più remota antichità. Ovidio e Apuleio descrivono processioni in onore di Giunone e di Diana, in modo che potrebbe applicarsi anche alle attuali. Già gli antichi usavano tappezzare le vie per le quali doveva passare la processione ed innalzavano delle cappelle in cui si fermavano le statue della divinità. V'erano gli altari, l'incenso, le preghiere, le ragazze bianco vestite, i preti colla testa rasa al cocuzzolo, le reliquie sacre, ecc. Le Rogazioni erano a Roma le Ambarvalia che si praticavano pure nel mese di maggio attraverso i campi per implorare su questi la benedizione divina. Al solstizio d'estate si celebrava la festa del Sole al suo apogeo: nel cristianesimo questa festa è diventata quella di san Giovanni.
I buddisti portavano in processione degli stendardi che sono passati tali e quali alla Chiesa romana.
Sarebbe fatica oziosa il dire dei templi, in onore e in uso presso tutte le religioni, poiché questa fede è invocata da quegli apologisti del cristianesimo che vogliono provarne la bontà, non addandosi che l'argomento ha doppio taglio, poiché prova anche la mancanza assoluta di originalità del cristianesimo. Rammenteremo solo che nel buddismo i fedeli erano chiamati al tempio al suono della campana, e che l'acqua lustrale si trovava già nei vestiboli dei templi greci.
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