Non cataclismi, né violenti rotture di tradizioni la iniziarono: essa venne lenta, insensibile, quasi inavvertita a sollevare le menti verso una nuova idea; non iniziò, ma compì il lavoro di parecchi secoli. Dalla concitazione degli animi per l'indipendenza nazionale, alla rottura dell'unità religiosa degli Ebrei; dalla degenerazione dell'ortodossia all'indipendenza dei nuovi filosofi, ogni cosa apriva un novello sfogo alla manifestazione delle nuove idee. Il cristianesimo non fu dunque l'opera né di un uomo, né di pochi anni, ma il risultato del lungo lavoro di parecchi popoli, il complesso dei progressi generali da ciascuno fatti in tutti i tempi; sicché mi pare che se la fede oggi insegna che la nuova religione fu conseguenza della divinità che si è nuovamente rivelata, la storia fondata sui documenti può con tutta sicurezza affermare che il cristianesimo esisteva prima ancora di Gesù»(304).
Capo IV
FORMAZIONE PSICOLOGICA DEL CRISTIANESIMO
Ma l'aver dimostrato che tutti gli elementi che formarono poscia il cristianesimo preesistevano già nei vari culti e nelle varie scuole filosofiche che lo precedettero, non basterebbe ancora a spiegare la ragione per cui essi vennero a fondersi in un nuovo corpo di dottrine e di credenze dando origine ad una nuova religione. Questa ragione, evidentemente, va cercata fuori dai materiali della nuova religione, che ne formano la parte oggettiva; essa, invece, non può essere che lo stato soggettivo degli animi e in quei tempi e in quei luoghi nei quali il cristianesimo è venuto formandosi a poco a poco in nebulosa sin che questa, per la medesima legge di gravità che regge tutto l'universo, ha dato principio ad un nuovo nucleo di attrazione attorno al quale vennero a gravitare le forze psichiche dell'evoluzione umana.
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Ebrei Gesù
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