) condusse gli spiriti a ricercare la loro fusione e confusione in una credenza unica, avente per centro un Dio supremo ed unico, e per periferia tutta l'umanità.
Quale sarebbe stata questa religione? Non c'era che l'imbarazzo della scelta!
Nell'universale incertezza e confusione il pubblico era soprattutto colpito dall'ultra-moralismo delle religioni orientali che erano, con le altre tutte o quasi, venute a stabilirsi a Roma.
E di queste, quelle che fra loro maggiormente si contendevano il dominio degli spiriti erano la persiana e l'ebraica ellenizzata specialmente da Filone, sulla scorta di Platone da una parte, e degli Esseni e dei Terapeuti dall'altra.
Anche i misteri egiziani, col Dio Redentore Serapide e con la sua Vergine-Madre Iside, avevano acquistata non poca influenza, tantoché vennero espulsi da Roma già verso la metà del secondo secolo prima dell'èra nostra, e relegati nei sobborghi al tempo di Cicerone: ma essi finirono per confondersi con quelli ebrei, probabilmente perché questi si erano impregnati con quelli togliendo loro, e dal Mitra persiano, il mito del Dio Redentore, che essi non avevano ancora, e che veniva così a realizzare il loro sogno del Messia, col quale si poteva confondere.
Mitra, sopra tutti, accennò per molti anni ad acquistare la preminenza e il trionfo sui culti rivali. È verso l'anno 68 prima dell'epoca assegnata alla nascita di Cristo che i misteri di Mitra furono introdotti in Roma, ove ottennero un successo prodigioso, e raccolsero migliaia di addetti.
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