Il cristianesimo conquistò il mondo con la violenza, e solo con la violenza se lo tenne soggetto per tanti secoli(319).
Con l'acquisto del favore imperiale il cristianesimo si preparò alla gran lotta contro il paganesimo, che distrusse solo dopo una lunga serie di anni con leggi repressive e con persecuzioni d'ogni natura.
In due modi la Chiesa cristiana insinua agli imperatori a lei convertiti la persuasione di impiegare la violenza contro il paganesimo: sia trasformando in demoni gli Dei pagani e in pratiche di magìa i riti dei loro sacrifici, sia dando loro a credere che le cerimonie dei pagani fossero una permanente cospirazione contro la vita del sovrano sì da rendere i pagani colpevoli del delitto di lesa maestà.
Per tal modo i vescovi cristiani ottengono il duplice effetto di indurre gli imperatori a sterminare col ferro e col fuoco il paganesimo, e nel tempo stesso di nascondersi dietro il braccio secolare, caricando a questo la responsabilità e la odiosità della persecuzione(320).
Facendo passare per magìa i riti del paganesimo, bastava ripetere i decreti anteriori contro la magìa: così si veniva allo scopo voluto senza mostrare che si inaugurasse una nuova persecuzione. I primi decreti di Costantino non fecero, in apparenza, che sanzionare leggi severe contro la magìa, ma in realtà colpivano al cuore il paganesimo. Tuttavia con gli imperatori Costanzo, Costante, Valerio e Teodosio la persecuzione lasciò cadere ogni maschera, e si rivolse direttamente contro il paganesimo.
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Chiesa Costantino Costanzo Costante Valerio Teodosio
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