Bacco, che era detto in Grecia Eleuterio o Dionisio, e che vi aveva una festa chiamata rustica, perché, occorrendo al tempo della vendemmia, era essenzialmente campestre (Festum Dionysis Eleluterii Rustici), diede luogo, con questi tre diversi nomi, a tre santi cristiani: san Dionisio, sant'Eleuterio e san Rustico. La brezza mattutina, aura placida, che il paganesimo simboleggiava nella moglie di Bacco, divenne pei cristiani sant'Aura Placida. La forma del saluto: perpetua felicitas, fece nascere due sante: Perpetua e Felicita. Pregare e dare (rogare e donare) divennero san Donaziano e san Rogaziano, la cui festa si celebra lo stesso giorno. Sant'Apollinare ebbe la sua commemorazione qualche giorno dopo quello in cui si celebravano i giuochi Apollinari, in onore di Apollo. Fin le Idi del mese si trasformarono in una santa Ida. La bella stella della corona Margarita, posta sopra il serpente d'Ofioco, si è cangiata in santa Margherita, sotto i piedi della quale vien dipinto un drago, e la sua festa fu celebrata pochi giorni dopo il tramonto di quella stella. Credevasi dai pagani che gli ossami di Teseo fossero stati trasportati dall'Isola di Siro in Atene da Cimone, e si santificavano queste pretese reliquie al dì otto di novembre. Il calendario cristiano fa cadere nello stesso giorno la festa delle sante reliquie. I discendenti degli adoratori di Cerere offrirono alla Madonna delle spiche le primizie della raccolta. La dea Pelino fu fatta san Pelino e il dio Terme, il quale presiedeva ai limiti dei campi e delle strade e che era simboleggiato da una pietra, si trasformò nelle statue di san Vito poste ai limiti delle vie (viae) donde trasse il nome.
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