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      A Giove all'aquila fu sostituito san Giovanni all'aquila; ad Esculapio, col suo serpente fu sostituito san Patrizio al serpente; santa Barbara alla tazza raffigura Bacco con la sua tazza; il drago di Apollo passò nel drago di san Giorgio e il martello di sant'Elodio sostituì il martello di Vulcano. La vera immagine (vera icón) che un tempo si venerava dipinta sopra la tela, fu poi personificata in una santa Veronica. In Ravenna adoravasi una santa Argiride martire, sulla fede di una iscrizione greca che, nel 1660, tradotta da un dotto ecclesiastico, il padre Pazebrochio, dovette dichiararsi, non solo non santa, ma nemmeno cristiana. Il Muratori ha pure dimostrato come di una casa destinata ad ospitare i pellegrini se ne facesse un san Pellegrino, e di un'altra denominata il sant'Albergo, sita nel territorio di san Cesareo, se ne facesse una sant'Alberga.
      Le Lupercali avevano luogo durante le calende di febbraio; e la Chiesa fissò al 2 febbraio la festa della Purificazione cristiana.
      Le guarigioni miracolose, che si ottenevano nei templi pagani con pratiche suggestive e mediante i pellegrinaggi alle sorgenti delle acque solforose, ferruginose, arsenicate, ecc., sono sopravvissute al paganesimo, come gli è sopravvissuta la credenza nei sogni e nelle apparizioni. La stessa fortuna ebbero le pietre, il cui culto, o litolatria, è una sopravvivenza del feticismo; gli animali che furono dati per compagni ad alcuni santi, e con loro posti sugli altari; i passi o le impronte dei piedi e dei ginocchi delle Madonne e dei Santi, ecc.


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Gesù Cristo non è mai esistito
di Emilio Bossi (Milesbo)
pagine 292

   





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