Il primo è passato alla posterità con un nome d'infamia, soltanto perché non ha voluto saperne del cristianesimo, mentre fu modello d'ogni virtù; il secondo, che assassinò perfino la propria famiglia e fu in ogni modo scellerato, fu invece incielato dalla Chiesa, perché la favorì.
(205) Luca XIV, 16-24.
(206) XII, 30.
(207) XI, 23.
(208) VII, 15-19.
(209) Epistola ai Rom. XII, 20.
(210) XIX, 19.
(211) Giov. II, Ep. 9, 10, 11.
(212) Matteo XVIII, 17. Qui Gesù, parlando della Chiesa, tradisce la favola. Poiché la Chiesa non poteva ancora esistere al suo tempo, essendo essa venuta dopo di lui e per lui. Onde appare che i Vangeli furono scritti quando la Chiesa era già costituita, e che essi mettono in bocca a Cristo cose che egli non avrebbe potuto dire: quindi, che inventano senza scrupoli.
(213) In tesi generale si può dire che l'Antico Testamento non è che la scuola della persecuzione religiosa. Indichiamo, come esempi e insegnamenti di persecuzione religiosa, i seguenti: Mosè, per ordine di Dio, fa sterminare 24.000 Israeliti che avevano sacrificato a Baal-peor (Num. XXV) e ordina il massacro di tutti i Moabiti, comprese le donne e i fanciulli, perché avevano indotto gli Israeliti all'apostasia (Num. XXXI); il solo fatto di eccitare all'adorazione di Dei stranieri è punito di morte e l'eccitatore deve essere ucciso precisamente dal fratello, dal padre, dalla sposa o dall'amico (Deut. XIII, 5-11); il libro dei Giudici non è che un perpetuo avvicendarsi di apostasie da parte degli Ebrei e di castighi tremendi da parte del Dio biblico; Elia fa scannare 850 profeti di Baal (III Re, XVIII, 19-40); il profeta Eliseo ordina atroci persecuzioni religiose (IV Re, cap.
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