«I loro Consigli municipali hanno autorità su cui nulla può la volontà imperiale e sono la base dello Stato.
«Il Consiglio comunale è composto dei migliori abitanti; il sindaco è sempre il più giovane, mentre il presidente onorario del Comune è il più vecchio.
«Il sindaco ha autorità sui matrimoni, i divorzi, i testamenti; egli è una specie di consigliere per il popolo e anche di commissario di polizia.
«Ora vediamo come essi considerino i militari. All'inverso dei nostri che ne adottano la uniforme come la più onorevole, l'imperatore crederebbe un titolo di lesa maestà esser chiamato generale, che è considerato appena come uno degli impiegati inferiori dello Stato.
«Una volta per essere nominato ufficiale bastava essere robusto, tirar d'arco, maneggiare un fucile, sollevare forti pesi, saper gridar forte e avere un'attitudine (dice un proverbio chinese) di abile beccaio.
«E così cominciano da luogotenenti e finiscono generali di divisione, che essi chiamano "capi di banda": Ti-tui.
«Quanto all'opinione che si ha su costoro, basterebbe il detto popolare: non si fanno i chiodi con un buon ferro, né si può fare un buon militare con un uomo buono.
«E dicono pure: "Quando le sciabole son rugginose e gli aratri lucenti, quando i granai sono pieni e le prigioni vuote, quando i medici vanno a piedi e i contadini a cavallo, allora solo la cosa pubblica è ben governata".
«L'imperatore di China non può essere adunque un generale né portarne l'uniforme, ché sarebbe per lui una vergogna!
«Noi li chiamiamo barbari costoro e siamo i civili!
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