(317) La Donazione di Costantino è apocrifa, e non fu redatta prima della metà del sesto secolo. Questa frode fu irrevocabilmente dimostrata da Lorenzo Valla, che dimostrò pure falsa la Lettera di Cristo ad Abgaro, come furono dimostrati falsi i Decretali di Isidoro dal cardinale Nicola de Cusa, nonché gli scritti attribuiti a Dionigi l'Areopagita.
(318) Il dubbio se il cristianesimo avrebbe mai potuto trionfare senza l'appoggio del trono e l'uso della forza, è più che giustificato dalle lunghe lotte che contro di esso sostenne il paganesimo ancora dopo l'avvento del cristianesimo al potere; e ciò non tanto per opera dei campagnuoli, donde venne il suo nome, quanto per opera delle sue scuole filosofiche. Veggansi in proposito gli eccellenti libri di Beugnot: Histoire de la destruction du paganism en Occident, di Gaston Boissier: La fin du paganisme, e di Gaetano Negri: Giuliano l'Apostata. Va però notato che non condividiamo il sistema di quest'ultimo, che, ritrovando nel cristianesimo ancora il paganesimo, crede ciò sia avvenuto per il bisogno che il cristianesimo ebbe di modificarsi onde rendersi popolare, sì che avrebbe fatto suoi la morale, la filosofia e il culto pagano. Questo può esser vero solo per il culto, e solo in parte anche per questo, in quanto che il cristianesimo, nato in Egitto e chiamato a svilupparsi a Roma, doveva assumere una veste romana, se voleva prosperare. Ma la morale e la dottrina cristiana precedettero il cristianesimo stesso, appunto in quanto la loro preesistenza era necessaria per dar corpo e vita ad una nuova religione.
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