Il 22 giugno di questo anno 1905 compiono i cento anni dalla nascita di Giuseppe Mazzini. Trentatrè anni fa moriva in Pisa! celato sotto altro nome! perchè a lui che aveva tanto operato! scritto! sofferto per l'Italia! era vietato il suolo della patria. I tempi fecero camminar le idee: ed oggi anche i rappresentanti della monarchia rendono omaggio al repubblicano e i ministri prescrivono i suoi libri nelle scuole per la dottrina morale che in essi si contiene e per la forma nobilmente italiana. Si avverò quel che scriveva il poeta Uberti! che Mazzini vivo fu perseguitato! e dopo morto
..... vider le genti al Sofo alzarsiSimulacri a rimorsi e a tarda gloria!
E in lor passaggio i secoli inchinarsiAlla memoria.
La signora Bianca Bovio pensò: "Quest'opera che trovai fra le carte ove Giovanni! da gran signore delle idee! disseminava le sue impressioni! deve servire a un duplice scopo: il primo di onorare il mio estinto in Mazzini! nell'anno che l'Italia celebra il centenario del Maestro - l'altro di raccogliere quelle poche migliaia di lire che son necessarie ad erigere un marmoreo ricordo alla memoria del mio diletto morto gloriosamente povero."
E questa è la ragione del libro: quello che un alto ingegno scrisse! il cuore d'una donna oggi pubblica. In queste pagine ci appaiono due grandi morti che stanno degnamente insieme nel Pantheon italiano per integrità di vita e per virtù di pensiero! perchè se l'uno risvegliò l'Italia dormiente nella schiavitù e la chiamò all'onore di nazione! l'altro la mantenne! coll'esempio e colla parola! nella via dell'ideale! salvandola dalla corruzione: entrambi sono stati fondatori di una scuola che diede uomini forti e liberi.
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Mazzini
di Giovanni Bovio
Sonzogno Editore 1905
pagine 66 |
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