CARLO ROMUSSI.
MAZZINI
Non ignoro che a molti parrà singolare stranezza questo parlare di Mazzini immediatamente dopo Socrate e Cristo! i due primi più solenni e più rifermati maestri di civiltà; ma penso che quelli che verranno dopo di noi! considerata tutta a parte a parte la dottrina e la vita dell'uomo! dopo Socrate e Cristo nella storia lo allogheranno terzo non di valore! ma di tempo. E per sostenere dimostrativamente così difficile e nuovo assunto e farlo passare nel convincimento non solo degl'Italiani ma di que' stranieri che con amore umano guardano il procedere di tutt'i popoli nella vita del mondo! devo ragionare di Mazzini non di fuga! come per cagioni subitanee mi occorse altre due volte! ma con animo riposato e con occhio intensamente rivolto alla dottrina e alla storia. Spero! e l'opera non tradirà la speranza! che così facendo n'esca intera la grande figura del nuovo Apostolo! che fu più grande dell'Italia e pari all'umanità: intera! sicchè ciascuno ne vegga la Verità e la contraddizione! la grandezza e l'errore e nel medesimo errore la grandezza. Di uomo liberissimo oso parlare liberamente innanzi alla sua scuola! giacchè Egli è stato e poteva essere il solo de' grandi uomini moderni che ha lasciato dopo di sè una scuola d'uomini forti! anche in ciò comparabile a que' due fondatori di due scuole di fortissimi! dietro alle quali stavano due civiltà. E liberamente parlo anche innanzi ai suoi nemici che nemmeno sull'urna depongono l'ira! perchè ne' dilettanti di Stato! di libertà e di lettere la voce di Lui mette ancora sgomento! e perchè molti sono ancora gl'interessi che attaccati tenacemente alle reliquie del medioevo! resistono al vero che gli sperde o trasmuta.
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Mazzini
di Giovanni Bovio
Sonzogno Editore 1905
pagine 66 |
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