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      Egli ha sempre innanzi alla mente! come stella polare del suo cammino! un articolo della Convenzione nazionale! che a lui parve grido ellittico e pieno di tutto il tempo nuovo: Un principe! et des conséquences! voilà tout; e ne conchiuse che il Machiavelli giustamente giudicasse dannosissime certe vie del mezzo.
      Com'ei procederà in questa investigazione differenziale del principio del nuovo tempo! per tradurre in formula il fremito de' popoli? Il tempo è uno! è continuo! e non può essere inteso davvero che complessivamente. Nessun giorno si ripete! ma ogni giorno s'integra nell'altro e tutt'i giorni si condensano e spiegano in un punto. Perciò come una è la natura! una è tutta la storia del genere umano: la differenza tra la storia naturale e la civile è questa! che l'una è basamento all'altra. In questa infinita unità del processo storico si ha da intendere il vecchio e il nuovo! e dentro la natura de' principî che furono si ha da trovare la necessità del principio che dev'essere.
      Ed ecco Mazzini sulla gran Bibbia dell'umanità! la storia! a spiare la favilla nel cenere doloso! nella morte il problema della vita! nelle conseguenze del passato il principio dell'avvenire. Egli dunque abbraccia la storia non con la freddezza paziente dell'erudito! non con la curiosità vanitosa del dottore! ma col furore presago onde l'Omero de' Sepolcri abbraccia ed interroga le urne degli eroi sepolti. Da quelli amplessi fecondi usciva la giovane Grecia e potrebbe uscirne la Giovane Italia. Il punto sta al modo onde si interroga la Storia.


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Mazzini
di Giovanni Bovio
Sonzogno Editore
1905 pagine 66

   





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