E se le azioni sono qualificabili in sè! in disparte dal fine! senza rapporto teleologico! perchè la menzogna di Pilade che sè chiama Oreste innanzi ad Egisto pare eroica! la menzogna di Olindo che si dice reo di colpa non sua pare magnanima! e le menzogne del padre Rodin ghermitore d'eredità pajono contennende? Perchè Macbeth non può nell'Oceano lavare una macchietta di sangue e Garibaldi monda le sue mani in uno spruzzo d'acqua? La risposta viene da sè! viene spontanea sulle labbra di tutto il genere umano! viene! spezza i rattenti dell'Etica scolastica e riabilita il vero. Pilade! Olindo! Garibaldi sono purificati dal Fine; Rodin! Macbeth sono condannati dal fine.
Dunque la Finalità determina e qualifica gli atti umani. Questo è il basamento razionale dell'Etica umana: chi non vuole intenderlo non ha nè mente filosofica! nè virtù d'uomo di Stato; e se vuole repubblica! la cerchi tra zoccoli.
Ma il fine qualificatore qual'è? Se ogni fine giustifica! la finalità è lojolesca; se un sol fine vale! la buona ragione fu e rimane di Machiavelli! la cui grandezza consiste nell'integramento del principio di finalità. La teorica della finalità dunque non è da esaminare con troppa disinvoltura e con criterî volgari; che dopo molte accuse fatte al Machiavelli il secolo XIX vuol tornarvi sopra con esame più sincero e più riguardoso.
Se ogni fine giustifica! la questione è semplicemente spostata non risoluta! perchè non trovasi più criterio qualificatore delle azioni. Dunque determina la natura delle azioni il fine ultimo posto dalla Storia come destino e termine del cammino umano.
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Mazzini
di Giovanni Bovio
Sonzogno Editore 1905
pagine 66 |
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