Il termine ultimo delle cose è l'equazione del soggetto coll'essenza! perchè nessuna cosa nasce uguale a sè! e tutte tendono ad uguagliarsi. La equazione dell'uomo colla sua essenza costituisce l'autonomia della Ragione in cui consiste appunto la Libertà. Dunque il fine storico! supremo! unico è però qualificatore de' fatti umani! il fine che costituisce la gravitazione storica è la Libertà! a cui traggon da ogni parte i pesi! ed a cui gli eroi conducono gli uomini per via diretta e i tiranni per via obbliqua.
Mazzini intese il Fine della Storia! e in questo superò l'Etica scolastica; ma pensò qualificare i mezzi in disparte dal fine! e in questa parte rimase scolastico. La dottrina di Machiavelli che intuiva e determinava tutto il principio di finalità fu presto giudicata da Mazzini in queste parole: "Ciò ch'altri chiamava teorica di Machiavelli non era per me che Storia e Storia d'un periodo di corruttela e decadimento che bisognava sotterrar nel passato." Il pregiudizio dura ancora e non pochi sono uomini valenti che condannano e praticano codesta fatale teorica del Machiavelli. Forse adoperò male il Machiavelli a esortare un Borgia! un duca d'Urbino! un Giovanni dalle Bande nere a ricomporre l'Italia? Forse sognò a voler una Italia ricomposta a nazione prima che il pensiero del risorgimento si compisse nella rivoluzione francese? Vagheggiò insomma una stupenda utopia saltuaria da contrapporre alle utopie classiche di Dante! di Petrarca e di Cola e all'utopia cristiana di Savonarola?
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Mazzini
di Giovanni Bovio
Sonzogno Editore 1905
pagine 66 |
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