Questi ed altri fini potrei concederti più radicali di questi! come li desiderano quelli! rispetto ai quali! tu! Mazzini! un giorno potresti sembrare retrogrado e formalista. Ma te vivente! o Mazzini! retrogrado e formalista! con amarezza tua grande chiameranno gli uomini nuovi! venendoti l'ingiuria non da me! bensì da chi ti avanza nell'utopia! E perchè? Ti manca il segreto degli uomini politici! il metodo! in cui tutta la politica consiste. Ond' io ne' libri! che tu ricordi a tuo pro! dissi che non ne' fini consiste la politica! ma nell'opportunità e coerenza.
La legge del primo e del poi che nelle cose naturali e nelle civili è legge di gradazione! nel genio politico è colpo d'occhio tra mezzi e fine. L'umanità libera? - Verrà! se mai! dopo le nazioni federate. Queste pure! bensì dopo le repubbliche. Ma prima delle repubbliche sono inevitabili come il destino le monarchie rappresentative.
Tu! negli scritti tuoi! vai gridando! preparazione! preparazione! e nell'opera sostituisci il salto. Perciò il pensier vostro o puritani! è dialettico! la vostra azione è sofistica; ed io! dividendomi da voi! mi strinsi alle cose. - Tu mi opponi il fine! io i mezzi; tu l'ideale! io la politica; e chiamo tra noi due giudice un ventennio: qualcosa di nuovo entrerà in Roma! ma non sarà la repubblica.
E sarà minore di Roma. Tu! chiarita impossibile la lega o la federazione! sei passato all'unità. Ti resta ancora un passo! e vi ti spingerà il dissidio tra l'idea di Roma ed una dinastia. Innanzi a questa contraddizione cadrà il tuo rinnovamento! e resterà viva l'idea che in Roma al potere universale del papa può succedere soltanto un'altra sovranità essenzialmente universale.
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Mazzini
di Giovanni Bovio
Sonzogno Editore 1905
pagine 66 |
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