Imitatori successero e non emuli.
Ed ora che il mio pensiero si viene delineando e colorando! io vedo come alzarsi un dito in segno di dubbio. Si alzi! che il dubbio è nell'aria e vuol dire: L'altro termine del dialogo con Mazzini non potrebbe! invece di Gioberti! essere Carlo Marx appunto? Non è questa la nuova idea! già signora del campo? La contesa! la divina contesa! come la diceva Omero! non dovrebb'essere tra metodo e fine! cioè tra Gioberti e Mazzini! ma tra forma e sostanza! cioè tra Mazzini e Marx. La prima contesa è quasi esaurita! la seconda è nuova e invadente.
Due errori: l'uno! che la prima sia esaurita! quando è in via di prova! la quale! lontana ancora da una soluzione! vi consiglia quella perseveranza che è la longanimità del carattere; l'altro! che Marx abbia separato la sostanza dalla forma! quando! per contrario! tenacemente le connette nel disegno di una repubblica sociale.
Ora! finchè non si esce dal disegno di una repubblica democratica! qualunque sia la differenza di modi! si respira l'ideale mazziniano! come e per la medesima ragione! aristotelici furono san Tommaso ed Averrois! qualunque! secondo la razza! il genio e il tempo! sia la differenza tra il commento arabo e il latino.
Lunga dev'essere la gratitudine della democrazia verso Marx che coll'analisi scientifica del capitale svolse un lato precipuo del problema mazziniano! conducendolo a que' termini ne' quali tutto si fa chiaro il complesso dei mezzi ordinati al fine; ma si ricordi che i precursori non danno sistemi! e danno germi e faville! delle quali poche ancora sono state secondate dalla fiamma.
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Mazzini
di Giovanni Bovio
Sonzogno Editore 1905
pagine 66 |
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