Mazzini pose i germi! ma non presentō nč un sistema filosofico! nč letterario! nč politico! nč sociale. Ai discepoli suoi contemporanei - insigni davvero - mancō in una vita tempestosa il tempo e il modo di sistemare. Saffi! il pių dotto di loro! svolse appena qualche frammento! nč i contemporanei lo potevano. Quando si parla di un gran mutamento civile e sociale! prima vengono i maestri! poi i sistematori.
La sola idea che puō affacciarsi come un al di lā da Mazzini e stabilirsi con un contrapposto nuovo č l'idea anarchica. Potrebbe questa costituire un nuovo termine del gran dialogo ma a due condizioni: che se ne veda la possibilitā! e presenti una scuola! un partito! un organismo. Ma finchč sarā come un vago presentimento di un idillio futuro e si proporrā un fine conseguibile anche per altre vie e con altri mezzi! essa non puō costituire il contrapposto dell'oggi. Dissi innanzi ai giudici! dissi sempre! ripeto oggi che essa non č reato e sarā discussa un giorno come tutte le utopie; che condannare gli anarchici č una prepotenza dei poteri costituiti ed un pericoloso eccesso di difesa; che nč secondo la politica! nč secondo le leggi converrebbe perseguitarli! e che prima di condannare l'utopia di quelli converrebbe condannare la mia: ma quell'utopia nella societā presente non č ancora l'altro termine vivo nel dibattito! cioč della lotta tra due idee. Quando l'utopia nostra dopo contrasti non facili nč brevi! sarā tradotta in realtā! allora l'altro termine della discussione potrā essere quell'altra.
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Mazzini
di Giovanni Bovio
Sonzogno Editore 1905
pagine 66 |
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Mazzini
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