Nè fuggiremo la discussione! l'abbiamo già presentita ed iniziata nella teorica dello Stato. È una discussione scientifica non un dialogo storico.
Il dialogo potrà cominciarsi quando l'anarchico vorrà intendere questa verità enunciata da Mazzini nella critica su Alfieri: "La libertà non può erigersi sopra un trofeo di pugnali."
VI.
Fu impeccabile Mazzini? Nulla ha da vedere la critica in lui?
Il dialogo e già critico: l'uno dei termini lima l'altro e producono un terzo. È impossibile che anche la voce destinata a perdere non rappresenti! se è storica! un cumulo di fatti! di bisogni! di sentimenti che! sebbene meno universali e meno ideali! pur sono! come ho detto in principio! un lato dell'anima collettiva. Perciò i fortissimi sono altrettanto perseveranti e pugnaci che tolleranti! come è vero che gl'intolleranti mutano ad ogni stazione panni ed anima.
Onoriamo i grandi senza farli Dei! e non imitiamo i volghi settari che dopo averli amareggiati in vita! li pagano di necrologie pompose! che non valgono la severa lagrima di chi guarda il solo riposo consentito ai grandi benefattori.
C'è una parte in Mazzini assai bisognosa di svolgimento - la questione sociale; ed una parte oltrepassata - la questione religiosa.
Occorreva! a perfezionare la prima! un complesso largo di studi sul capitale! sulla terra e sugli istrumenti! sugli scambi e sull'istesso organismo sociale a cui doveva essere stimolo il complesso di bisogni nuovi! ed a cui non potevano bastare l'opera e la vita di un uomo! quando il problema più urgente si presentava piuttosto come nazionale che come sociale.
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Mazzini
di Giovanni Bovio
Sonzogno Editore 1905
pagine 66 |
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