Dedico questo libro ai vecchi spiritisti, che non hanno avuto paura del ridicolo.
La temerità e la leggerezza con cui la gente professa di credere o di non credere, sono, - tutto ben considerato, - fenomeni molto più straordinarj che la più straordinaria storia d'apparizioni, che si sia mai raccontata.
CROWE
INDICE
I. PREFAZIONEII. Distinzione tra i fatti medianici e la teoria spiritica
III. I fatti medianici non si possono dire impossibili a prioriIV. Sono attestati da testimonianze sufficienti
V. Non sono impostureVI. Non sono allucinazioni
VII. Tutti possono constatarli, se voglionoVIII. L'opinione contraria della maggioranza non conta quasi nulla
IX. Ora suppongo ammessi i fattiX. La causa di questi fatti si deve poter trovare, perchè sono sperimentali
XI. Questa causa è composta di condizioni fisiche, fisiologiche e psicologiche. Compito del psicologo è cercare di chi sia l'intelligenza che si manifesta mediante il medioXII. Ipotesi che si sono fatte e si possono fare sull'origine di quest' intelligenza
XIII. Quali criteri si debbono seguire nella scelta fra più ipotesiXIV. L'ipotesi che l'intelligenza occulta sia lo incosciente del medio è, a primo aspetto, la più naturale
XV. Ma l'ipotesi che sia l'intelligenza di un defunto non si deve escludere a priori come impossibileXVI. E a posteriori è possibile, perchè, il medio essendo incosciente e passivo, l'intelligenza che si manifesta può non esser la sua; per lo meno è occulta
XVII. Anzi è probabile, perchè le intelligenze occulte, interrogate, dicono generalmente di essere anime di morti
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Ipotesi
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