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      XVIII. E in ciò concordano colla tradizione antica e colle osservazioni odierne di apparizioni spontanee di defuntiXIX, E perchè l'intelligenza occulta pensa separatamente dal medio
      XX. E differentemente dal medioXXI. E vede talvolta delle cose che soltanto uno spirito può vedere
      XXII. E sa talvolta delle cose verificabili che soltanto un defunto può sapereXXIII. E usa spesso lo stile, la lingua e la scrittura di un defunto che il medio non ha conosciuta
      XXIV. E scrive perfino senza le mani del medio, e fa cose che il medio e noi tutti, anche con scienza e coscienza, non possiamo fare e nemmeno comprendereXXV. E finalmente si materializza e prende la forma tangibile, visibile, udibile e fotografabile di un dato defunto
      XXVI. La concordanza di più prove simultaneamente e di più medii successivamente dimostra la necessità del defunto e l'insufficienza del medioXXVII. La maggior obbiezione allo spiritismo è la troppa rarità delle buone prove e la troppa frequenza delle bugie; ma essa non distrugge il valore delle prove buone, e prova soltanto che non tutti i fenomeni medianici sono spiritici
      XXVIII. Riassunto e conclusione
     
      Un lettore di giudizio consulta l'errata-corrige(1):
     
      Pag 52 Linea 17 - ciò che non c'è;
      Pag 99 Linea 14 - degli astanti sul medio;
      Pag 101 Linea 14 - dallaPag 109 Linea 14 - inorganica
      Pag 123 Linea 18 - solo di pretenderePag 126 Linea 19 - della paura appunto che la morte sia un sonno eterno.
      Pag 174 Linea 23 - che non sianoPag 203 Linea 27 - il solo vero
      Pag 204 Linea 6 - campanelli elettrici


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





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