Dunque è assurdo direttamente, è impossibile assolutamente, che sia vera una proposizione la quale contiene una contraddizione nei termini; che afferma un circolo quadrato, o, come dicono i tedeschi, del legno di ferro. Ora è chiaro che nei fenomeni medianici non c'è una contraddizione di questa specie, una contraddizione intrinseca; perchè fra l'idea di una carta e quella di uno scritto, nessuno ha mai visto una contraddizione.
2° È poi assurdo indirettamente, impossibile relativamente, ciò che, senza essere in contraddizione con sè stesso, è in contraddizione con altre cose che già si conoscono con certezza come vere; ossia ciò che è in contraddizione colle leggi di natura. Ma per sapere quali cose sono in contraddizione colle leggi di natura, non basta più la logica, e bisogna che interroghiamo la fisica; dico la fisica nel senso in cui l'intendevano i Greci, come scienza. della natura in generale. Ora la fisica, fondata sull'esperienza, è determinista; per lei è canone fondamentale che tutti i fenomeni naturali sono soggetti a queste due leggi: al principio di causalità (che non c'è effetto senza causa), e al principio detto della costanza delle leggi di natura (che non c'è causa senza effetto). Ciò vuol dire che, se manca una qualunque delle condizioni di un fatto, il fatto non succede mai (altrimenti ci sarebbe un effetto senza causa); e se tutte le condizioni ci sono, il fatto succede sempre (altrimenti ci sarebbe una causa senza effetto). E siccome non c'è via di mezzo, e in qualunque momento della storia del mondo le condizioni di un dato fatto ci sono o non ci sono, così per la natura non ci sono che cose necessarie o impossibili; tutto ciò che è succeduto era inevitabile, e tutto ciò che non è succeduto era impossibile.
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Greci
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