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      Neppure un blocco continentale che ci privasse di caffè per tutto il resto della vita mi guarirebbe dall'illusione che esistono il Moka e il Portorico. Egli è vero che un fantasma differisce molto da una tazza di caffè; ma la differenza deriva da questo, che tutti coloro che vanno a Napoli vanno al Caffè Nuovo, mentre quasi nessuno domanda dell'Eusapia.
     
      VI.
     
     
      Ma gli errori non sono tutti illusioni; possono essere allucinazioni. Si ha un'allucinazione quando non solo ci inganniamo sulla causa della sensazione, ma non abbiamo nemmeno la sensazione che crediamo di avere; secondo i fisiologi nell'allucinazione il sensorio è nel medesimo stato che nella sensazione, ma questo stato non è prodotto da un'impressione esterna ed oggettiva, bensì interna e soggettiva.
      Ebbene, si può dire che i fenomeni medianici siano allucinazioni? Tutti quelli, ai quali racconto ciò che ho veduto, mi fanno la gentilezza di dirmi che ero probabilmente allucinato. Ai quali rispondo una volta tanto:
      1° Che questo possono crederlo essi che non hanno veduto, ma non io che ho veduto. So bene che la mia asserzione non è una prova sufficente per loro, perchè, se per ipotesi sono allucinato, è naturale che io creda di avere una sensazione che non ho. Ma l'asserzione di me, che credo fermamente aver veduto, val sempre più di quella di loro che non erano presenti. Non tocca a me a provare che ho veduto: tocca a loro a provare che non ho veduto. E non provano niente affatto. Tutto quello che dicono è che la mia può essere stata un'allucinazione; e che quindi, tra un fenomeno medianico, per es. un apporto che per loro è impossibile, ed un'allucinazione, che è possibile, scelgono questa.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





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