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      Potrà ancora essere allucinazione quando un senso è d'accordo coll'altro. Una giovane contadina d'Intra cadde una sera da un burrone e si ferì gravemente; nella notte le apparve suo padre a farle coraggio, a dirle che avesse pazienza, che sarebbero venuti a prenderla. Il fatto mi fu riferito come un esempio di allucinazione doppia. E così quando in un esperimento spiritico ho sentito non soltanto una voce nota, ma ancora il contatto sul volto delle labbra che parlavano, sarà stata un'allucinazione completa. Sebbene possa anche darsi che invece l'apparizione d'Intra sia stato un fenomeno spiritico.
      Voglio ancora ammettere che possa essere un'allucinazione quella sensazione che è confermata dalla testimonianza di altre persone. Veramente il Delboeuf, senza pensare menomamente allo spiritismo, sostenendo che il criterio della verità è il consenso degli altri, (la sensazione comune degli Epicurei ), diceva a ragione: «Ho una sensazione quando gli altri, mettendosi al mio posto, vedono come me; un'allucinazione nel caso contrario», Ma ammettiamo pure che ci siano delle allucinazioni collettive e contagiose; queste sono evidenti, per es., nel caso in cui due persone fanno lo stesso sogno; c'è stato perfino un intero battaglione francese che per due notti di seguito si è levato di soprassalto spaventato dalla vista del diavolo (Radestock, Schlaf und Traum, p. 128, 193, ss.).
      Ma quando la percezione è confermata da più sensi e da più persone? In una seduta spiritica a Napoli io domandava, essendo al buio, che una mano fluidica da cui ero toccato, si lasciasse stringere da me, in modo che potessi sentire se aveva un anello o no; allora quella mano mi pose nel dito mignolo un anello, solido come qualunque anello, e di cui sentivo benissimo la forma; poi lo pose in dito ad uno che stava in faccia a me, e come me teneva le mani del medio, (ed era meglio che un carabiniere, un sostituto procuratore del Re); poi lo lasciò cadere sul tavolo perchè si riconoscesse al rumore; pregato da un altro degli astanti, l'agente occulto lo lasciava cadere un'altra volta; interrogato se poteva regalarcelo, rispose col tavolo di no.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





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