Il dottor Dufay raccontava nella Revue philosophique del Ribot due casi di chiaroveggenza di cui era stato spettatore, e confessando di averli taciuti per molti anni, onde non compromettersi presso i clienti; e di essersi deciso a raccontarli ora che si ammettono i fenomeni dell'ipnotismo(32). Il Lodge dice di sapere che molti non osano occuparsi dei fenomeni medianici, ed aspettano per ciò di avere una posizione scura. Molti altri, senza credere, tacciono soltanto perchè dubitano; sono persone cui farebbe piacere esser convinti, ma che, per paura d'esser burlate, lasciano andar avanti gli altri. E, appunto perchè tutti questi credenti ed esitanti non parlano, si credono più pochi di quelli che sono. Un giorno verranno fuori tutti ad un tratto e si stupiranno di esser tanti. Se l'articolo del Lombroso ha destato tanto interesse, non è perchè i più s'interessino alla sua spiegazione psichiatrica dei fatti medianici, ma perchè è significante il vedere che, malgrado i suoi preconcetti materialisti, è stato intanto costretto dall'evidenza, e dalla sua lealtà, a riconoscere la realtà dei fatti.
Rispondo poi, come hanno già risposto il Richet e tanti altri, che se anche questi fenomeni fossero contrarj al senso comune, potrebbero non esser contrarj al buon senso; che il buon senso di questo secolo non sarà senso comune che nel secolo venturo. Ho udito una volta a criticar i discorsi di Mirabeau, dicendo che non c'è originalità, che declama per dir cose che corrono le vie; ma se ora corrono le vie, si deve a lui ed agli uomini come lui; al suo tempo erano bestemmie e conducevano alla Bastiglia.
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