Con questa si confonde la teoria detta Mary Jane (dal titoto di un'opera antispiritica del Guppy), che, imitando la celebre sentenza degli scolastici sul senso e l'intelletto, formulano così: Nihil est in medio, quod prius non fuerit in praesentibus.
Quest' ipotesi, che non contraddice la precedente, ma soltanto l'allarga, può allargarsi ancora, ammettendo la telepatia del medio, ossia che agisca sull'incosciente del medio anche il pensiero di persone lontane, la suggestione a distanza, ma sempre la suggestione di uomini viventi.
5° Quando quest'ipotesi fosse insufficiente a spiegare tutti i fenomeni medianici, bisogna fare un salto, ed ammettere la suggestione di esseri che non siano uomini viventi: allora, se non si vogliono tirare in ballo anche bestie viventi, come il lupo mannaro o i cani e le scimmie sapienti, bisogna ammettere la suggestione di esseri incorporei, o almeno che non hanno un corpo come il nostro, cioè di spiriti; e, per allontanarci il meno che si può dal medio, bisognerà suppor prima gli spiriti dei nostri simili, cioè degli uomini defunti. È la teoria spiritica.
6° E solo quando questa non basti bisognerà ricorrere agli spiriti di altri esseri, che mai non fur vivi, di esseri che non abbiamo mai veduti. Pure anche questa teoria dovrà essere discussa, non perchè abbia alcuna probabilità, ma perchè è sostenuta da numerosi partigiani; bisogna discutere anche con quelli che hanno manifestamente torto. Partigiani di una teoria di questo genere sono quei teosofi i quali, come il Papus, attribuiscono i fenomeni medianici ad elementali, cioè a spiriti inferiori, non umani, a larve, lemuri e folletti, abitatori degli elementi.
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