Dell'ipotesi spiritica invece l'Hartmann dice che non si deve ammettere che all'estremo, perchè è soprannaturale. Noi accettiamo il suo criterio, a patto che ci permetta di correggerlo. Cosa intende egli per soprannaturale? se intende il sovrasensibile, io non aspetterei tante estremità, perchè allora le cellule e i bacilli sono stati sovrannaturali, e le molecole e gli atomi lo sono ancora. Se intende per soprannaturale ciò che non è sottomesso a leggi regolari, e sopratutto se intende ciò che è fuori della natura (cioè fuori del complesso delle cose reali), non ammetteremo la realtà del sopranaturale in nessuna estremità, salvo che colle labbra, per salvarci dal rogo. Noi diremo invece che l'ipotesi spiritica non si deve ammettere che all'estremo, cioè solo quando non sapremo più farne alcun'altra, (s'intende un'altra che spieghi davvero i fatti), perchè non è naturale, ossia non è conforme a ciò che già sappiamo della natura, o piuttosto a ciò che la scienza sa della natura; che non è naturale perchè introdurrebbe una forza occulta, una forza nuova, se non per la natura, almeno per la scienza; ossia, adoperando un precetto scolastico, rammentato a questo proposito dall'Alaux, perché entia non sunt multiplicanda prœter necessitatem.
Ma possiamo noi dire a priori che quest'ipotesi è assurda, che è impossibile che le anime dei morti sopravivano ai loro cadaveri e che si manifestino a noi? Per cominciare colla prima parte di questa domanda, l'immortalità, o meglio la sopravvivenza dell'anima, non può certo dirsi impossibile in quanto sia una contraddizione nei termini; fra anima ed immortalità non c'è contraddizione, sebbene viceversa Platone non possa persuadermi che nell'idea di anima ci sia l'idea di immortalità. Resta a vedere se sia impossibile perchè in contraddizione con leggi di natura assolutamente inviolabili; ma, lasciando stare che sono tali soltanto le leggi aritmetiche, (perchè, come dicemmo, per noi le possibilità della natura sono infinite), sappiamo noi se la mortalità dell'anima è fra le leggi di natura?
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Hartmann Alaux Platone
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