Ma lo sapeva una persona distante: Margherita. I morenti sono ancora vivi. Se un dormente può far scrivere un medio, potrà farlo anche un morente. Vuol dir solo che alle allucinazioni visive, uditive e tattili prodotte da morenti su persone lontane bisognerà aggiungere le allucinazioni muscolari. Insomma è un caso di telepatia.
7° Sta bene. Ma prendiamo un altro caso, nella collezione dell'Aksákow, p. 460. Il medio Mansfield dice ad uno degli astanti: «Wolfe, avete voi conosciuto in Colombia un uomo per nome Jacobs?» Wolfe risponde di sì, e il medio continua: «Egli è qui, e desidera di farvi sapere che si è separato questa mattina dal suo corpo». E la notizia si riscontrò vera. Qui si è annunziata una cosa che nessuno sapeva. E non par telepatia, perchè il medio non conosceva il morto.
Ma lo conosceva uno degli astanti. Può darsi che l'incosciente del medio Mansfield abbia letto nell'incosciente di Wolfe l'impressione telepatica del morente Jacobs.
Badiamo però che l'ipotesi continua a complicarsi; perchè bisogna ammettere: 1º l'azione di Jacobs sull'incosciente di Wolfe; 2° la suggestione mentale dell'incosciente di Wolfe su quello di Mansfield; 3° l'azione motrice dell'incosciente di Mansfield sulla sua bocca o sulla sua mano.
8º E poi, prendiamo un altro caso, raccontato nel quarto fascicolo dei succitati Annales des sciences psychiques. Un tavolino, attorno a cui sedevano quattro o cinque persone, dà segno, movendosi, della presenza di uno spirito. Si domanda: Chi sei? - Il tavolino risponde coi picchi alfabetici: Ben Walker, - Uno degli astanti, non il medio, conosce questo nome, e domanda: Ben Walker di San Luigi?
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